A me è sempre piaciuto prendere in giro me stessa, anche perché, quando lo faccio con gli altri, è probabile che si incazzino. Il mio innato e forte senso critico, nonché una acuta sensibilità che trascende dal comune sentire, ( non credo dipenda dal fatto di appartenere al segno zodiacale della Vergine ascendente Vergine ) mi portano a vedere il pelo nell'uovo ancor prima che fuoriesca dal deretano della gallina.
Ne consegue che praticamente capita quasi sempre che quando sono al cospetto di qualcuno, ancor prima che apra bocca, prevedo già quello che sta per dire e infatti poi , mentre lo dice, penso "porca miseria che rottura sapere sempre tutto prima".
Infatti non ritengo che tutto ciò sia proprio un pregio per chi lo esercita questo...chiamiamolo così... dono ( o condanna?), perché a mio parere toglie ai rapporti interpersonali la magia dell'imprevisto e della sorpresa, e nemmeno può servire come deterrente per escludere una persona a priori in funzione dei suoi difetti intuiti , perché si sa, quando qualcosa o qualcuno piacciono, si va avanti lo stesso e si sopporta..
Non è che sia dotata di poteri paranormali eh, no di certo...è che di qualsiasi cosa, anche la più insignificante, voglio sapere TUTTO.
Se poi una persona, un luogo o una cosa mi interessano particolarmente, avviene come una scissione nucleare, inarrestabile, della quale analizzo molecola per molecola.
Ci ho messo un po' di tempo, qualche ventennio per capire il perché, e sono giunta alla conclusione che c'è un unico motivo: voglio sapere. Ulteriore domanda: Perché voler sapere? A volte sapere può essere controproducente e deprimente.
E invece no. Sapere è utile per aiutare, comprendere, porre in atto i gesti e le parole che faranno piacere a coloro che amiamo.
Esempio banale : dei miei gatti conosco a menadito il carattere di ciascuno , le loro manie, le loro esigenze diverse. A ciascuno rivolgo attenzioni a seconda dei bisogni individuali, li accontento uno per uno, e questo penso sia amore.
Moltiplichiamo pure il tutto al cubo per i rapporti umani, e allora viene fuori una sorta di inesauribile dedizione.
I miei amici di vecchia data tutto questo lo sanno e, anche se ci frequentiamo poco per mancanza di tempo, rimane sempre tra noi quella sorta di inestinguibile confidenza che ci porta periodicamente e non solo quando ci sono dei problemi, a cercarci per raccontarci.
Unico neo ( forse) : la drasticità del tempo che pretende altrettanta attenzione e rispetto.
Se mì accorgessi di avere il braccio destro che va in cancrena, prima proverei a curarlo in tutti i modi e, dopo aver provato con tutti i mezzi possibili senza risultato alcuno, non mi rassegnerei mai, non aspetterei di farmi divorare tutto il sangue dal male, dapprima mi eserciterei a diventare mancina e poi...ZAC!!
E, dulcis in fundo, nota ironica , sorrido pensando alla fragilità umana, compresa la mia, alla quale non mi sono ancora mai arresa, perché se così fosse, per fare paragoni e se tanto mi dà tanto, così come il mio caro amico da anni malato si è trovato un amore che fa l'infermiera di professione, così come l'altro amico professionista si è trovato un amore ragioniera, io dovrei cominciare a pensare, prima che le forze mi vengano meno con gli anni , e che venga meno anche l'attrazione fisica che un uomo possa sentire nei miei confronti per mancanza di presupposti oggettivi , dovrei appunto cominciare a pensare di farmi almeno tre amanti solo per puro opportunismo: un boscaiolo che mi tenga in ordine gli alberi e il giardino , un taxista che mi scarrozzi avanti e indré nei miei innumerevoli impegni, e un veterinario che curi i miei gatti.
E vabbeh, aggiungiamone pure un altro solo per me: lunghe passeggiate in compagnia, teatro, musica, viaggi e tutto ciò che può essere bello da scoprire in due...e che non sia poeta eh! Altrimenti, purtroppo per voi, continuerei a scrivere tutti i giorni.
Gennaio 2000©