Ricordate la pagina nella quale entrai in un negozio per comprare un panino per un uccellino, una Passera Mattugia che elemosinava briciole davanti agli indifferenti avventori di una paninoteca-pizzeria? E che nel frattempo caddero tredici piani d'impalcatura del Palazzo delle Entrate? Battezzai quell'uccellino Frullo D'Angelo e gli promisi ogni giorno un pezzetto di pane .
E così ho fatto, da allora. Ogni giorno porto in tasca o nella borsa la mia promessa ed ogni giorno , puntuale come un orologio svizzero, Frullo D'Angelo mi aspetta appollaiato sul cancello del negozio e scende poi a mangiarsi i pezzettini di pane che gli sbriciolo nell'aiuola a fianco.
Negli ultimi giorni però , fa di più . Mi viene incontro. Non so come, ma mi riconosce. Da lontano mi vede , scende dal cancello e mi vola intorno, come volesse salutarmi e dirmi dai, sbrigati, sei in ritardo di un minuto, oggi.
E quando mi siedo sul bordo dell'aiuola per dargli le briciole, le raccoglie col becco e vola verso gli alberi (quelli rimasti) e fa la spola così, avanti indietro finchè le ultime bricioline se le pappa davanti ai miei occhi.
Ho capito che ha i piccoli, ha il nido su una delle grandi querce secolari che sono scampate alla sega quando è venuto a Genova il Papa. Toglievano la visuale al palcoscenico e ne hanno tagliate a decine.
Ora ne stanno piantando delle altre, piccole piccole. Tra due secoli saranno come quelle di prima. E intanto gli uccelli metropolitani devono trovarsi un altro posto dove fare il nido.
L'intera operazione pare sia costata una cifra assurda. Vabbeh, anche per Vasco Rossi hanno speso centinaia di migliaia di Euro.
Ma almeno non hanno tagliato piante secolari e la musica era diversa.
Ciao Frullo d'Angelo e se per caso mentre voli incontri qualche Angelo del Cielo che viene a controllare quel che accade da noi poveri mortali, raccontagli, a becco duro, che stavi per diventare una passera mattugia senza casa.
Ma forse a questo servono le ali, per andare altrove.
11.06.2008
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